3 gennaio probabile crollo psichico di Nietzsche. L'eterno ritorno, cioè l'eterna ripetizione, è la dottrina che Nietzsche mette a capo della nuova concezione del mondo e dell'agire umano. [11] Nietzsche continuò poi a frequentare i due amici, reiterando proposte di matrimonio alla Salomé e baciandola due volte di seguito in pubblico, cosa che provocò la gelosia della sorella Elisabeth e il disappunto della madre Franziska, che ritenevano Lou una donna frivola e inadatta. La vasta popolarità di Nietzsche tra i nazisti scaturì in parte dai deliberati sforzi di Elisabeth Förster-Nietzsche, sorella del filosofo che ne curò le pubblicazioni dopo il suo tracollo psichico, divenendo peraltro a un certo punto un'aperta simpatizzante del partito nazionalsocialista (tanto che, quando nel 1935 morì, il Führer partecipò ai suoi funerali). Le opere principali (solo le principali) di Nietzsche in ordine cronologico sono: La nascita della tragedia dallo spirito della musica Considerazioni inattuali Umano, troppo umano La gaia scienza Così parlò Zarathustra Al di là del bene e del male La genealogia della morale Nella sua critica all'idealismo e a Kant, alle presunte "fantasie metafisiche", all'"immoralità" della morale e alla retorica filosofica accademica, Nietzsche può essere considerato il più autorevole precursore dell'etologia,[100] dell'epistemologia evoluzionista,[101] nonché della psicoanalisi, e la sua opera contribuì a renderla in seguito possibile:[102] Nietzsche ha prodotto influssi di assoluto rilievo in svariati ambienti e su numerose personalità della letteratura e della politica del XX secolo. ".», Nel primo testo filosofico di Nietzsche La nascita della tragedia del 1872, che è anche una messa a fuoco della sua cultura classica e della mitologia greca, egli concentra la sua attenzione sulle origini del teatro nell'antica Grecia. L’indifferenza sì, quasi in ogni pagina, ma mai la Schadenfreude, la gioia per il danno del prossimo, né tanto meno la gioia del far deliberatamente soffrire. in, Philologica: A Possible Solution to the Stirner-Nietzsche Question, Nell'«elenco della letteratura da scartare» della Germania Est, Nietzsche è incluso nella lista B, comprendente testi che le biblioteche non dovevano concedere in prestito se non a persone di specchiata affidabilità, in quanto «preconizzatore di arrogantissimi pensieri di esclusività». Viene ricoverato dall'amico Franz Camille Overbeck, teologo protestante e suo ex insegnante, a causa del suo stato alterato, che passava da momenti di esaltazione a tristezza profonda, prima in una clinica psichiatrica a Basilea (Svizzera) in cura dal dottor Wille, che gli diagnostica una "paralisi progressiva" di incerta origine e ipotizza per la prima volta la sifilide sulla base probabilmente di dati anamnesici erronei (l'affermazione del confuso Nietzsche di aver contratto "due volte" la lue nel 1866, e l'anisocoria pupillare ereditata dalla madre e presente dall'infanzia, che i medici scambiano per il segno neurologico sifilitico detto pupilla di Argyll Robertson); viene trasferito poi dalla madre a Naumburg (Assia, Germania), poi a Jena, in clinica dal dottor Otto Binswanger (esperto di paralisi e demenza, il quale conferma la diagnosi di Wille) e nella casa della madre (1890), per esser assistito da lei stessa e da due infermieri. Negli ultimi anni la sua opera ha già una risonanza europea. Roma, Palazzo Barberini. La sua filosofia nasce anche come negazione di questa morale, ben descritta dalla "morte di Dio", dove "Dio" non è da intendere esclusivamente come la divinità personale, ma anche come il sistema di idee proprie anche del Cristianesimo. [74] È significativo che l'ultimo Nietzsche creativo, prima della malattia, lavorerà a Torino fino alla sua crisi, che lo coglierà proprio nella città piemontese nel gennaio 1889, quando venne riportato in Germania (a Torino è ancora visibile la targa che commemora la permanenza del filosofo in una casa del centro durante la scrittura di Ecce Homo). "Specie" esprime solo il fatto che una quantità di esseri simili si presentano nello stesso tempo e che il ritmo di crescita ulteriore e di mutamento è per molto tempo rallentato, sicché le piccole continuazioni e gli accrescimenti di fatto non vengono molto in considerazione (una fase di sviluppo, in cui lo svilupparsi non diventa visibile, sicché sembra che si sia raggiunto un equilibrio, e viene resa possibile la falsa rappresentazione che si sia qui conseguito uno scopo – e che ci sia stato uno scopo nello sviluppo..)».[99]. Malgrado il suo netto orientamento antirazionalista, è possibile accostare il pensiero di Nietzsche ad alcuni autori illuministi - nonché osservare un profondo retroterra di tipo razionalista, o meglio razionale, in alcune delle sue convinzioni e dei suoi ragionamenti - per quanto riguarda il rifiuto generale della metafisica e dell'ascesi; è tra l'altro significativo che egli abbia dedicato la sua opera Umano, troppo umano a Voltaire. «Stato si chiama il più freddo di tutti i mostri freddi (aller kalten Ungeheuer). Scopri le ultime uscite e tutti gli altri libri scritti da Friedrich Nietzsche. Oppure hai forse vissuto una volta un attimo immenso, in cui questa sarebbe stata la tua risposta: "Tu sei un dio e mai intesi cosa più divina"?.[56]». Come ho detto, il fatto è chiaro. Nietzsche è condotto a Basilea il 9 gennaio e ivi ricoverato nella clinica per malattie mentali. L'affermazione della libertà e della spontaneità presuppone il superamento dei condizionamenti, delle regole, degli obblighi derivanti dalle credenze religiose o comunque dal riferimento a entità metafisiche. Nietzsche contestò il concetto filosofico di libero arbitrio e la funzione rieducativa della pena, considerando la morte del criminale come l'unico atto che restituisce dignità al suo gesto (come il suicidio nella morale greco-romana), assolvendolo dalla colpa e liberandolo dall'umiliazione del pentimento, imposto dalla morale cristiana: «Es giebt keine Erlösung für den, der so an sich selber leidet, es sei denn der schnelle Tod.», «Per colui che soffre talmente di sé stesso, non vi è redenzione, se non la rapida morte.». [79] Adolf Hitler invece visitava spesso il museo di Weimar dedicato a Nietzsche, e si faceva ritrarre fotograficamente mentre ostentava la contemplazione del busto del filosofo e, nel 1943, regalò a Mussolini un'edizione completa di lusso dell'opera omnia di Nietzsche. Nietzsche difende spesso i valori pagano-aristocratici contro quelli cristiano-democratici, in quanto per lui i valori cristiani rispecchiano una visione falsa e nichilistica della vita che porta alla corruzione e al disgregamento della società. A partire dagli anni Sessanta, per opera di due studiosi italiani, Giorgio Colli e Mazzino Montinari, è stata avviata l'edizione filologica italo-tedesca delle opere complete di Nietzsche, che ha consentito di ristabilire l'ordine cronologico e il testo integrale degli inediti. Per lui colui che per primo ha condizionato negativamente la civiltà occidentale verso questo annullamento della vita è stato Socrate: l'errore di Socrate è di aver sostituito alla vita il pensare alla vita e la conseguenza di ciò è il non-vivere. Secondo il filosofo anche i cristiani sono guidati dalla volontà di potenza. Ho suddiviso il mio lavoro in tre parti. Dal ditirambo, che è il nucleo del "coro", al testo poetico in cui è scritto il dramma, si svolge la continua alternanza dei due dèi greci Apollo e Dioniso, fino alla suprema e sublime armonia.[11]. Il filosofo accusa la religione cristiana di creare questo equivoco e di essere uno pseudo-umanesimo, colpevole di «agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli». 1895 - Prima pubblicazione dell'Anticristo. In: Helmut Heit, Günter Abel, Marco Brusotti (eds. 1884 - In gennaio conclude la terza parte dello Zarathustra, prevista come conclusione dell'intera opera (esce in marzo). Qui studia tra il 1858-1864, sperimentando per la prima volta la lontananza dall'ambiente familiare, diventando prima amico di Paul Deussen (futuro indologo di fama) e in seguito di Carl von Gersdorff; troverà anche il tempo per lavorare sulle sue prime originali composizioni poetiche e musicali. 1886 - Pubblica Al di là del bene e del male, Preludio di una filosofia dell'avvenire, inizialmente progettato come continuazione di Umano troppo umano. Solo quelle attività intellettuali che conservavano l'organismo hanno potuto conservarsi; e nella lotta degli organismi queste attività intellettuali si sono continuamente irrobustite e raffinate.» (25[427] Frammenti postumi 1884 - Adelphi). Questa prima interpretazione è però giudicata come troppo superficiale («Tu, spirito di gravità! La mia analisi, tuttavia, non considera in toto la vasta produzione di Nietzsche, bensì ho ritenuto opportuno focalizzare l'attenzione sulle opere in cui i suddetti problemi vengono maggiormente trattati. A Roma si identificò nel gesto donante, triste e inappagato, della statua del Tritone. Se non fosse così si considererebbe Nietzsche un moralista o un idealista. L'analisi delle origini della tragedia greca, scorre lungo il testo nietzschiano attraversando tutta la storia di questo lungo percorso, da Archiloco a Euripide, passando per Eschilo e Sofocle fino alla sua stessa fine: la morte della tragedia avvenne per mano di Socrate ovvero di ciò che il filosofo ha rappresentato per la grecità e le sue espressioni artistiche. Pur non prendendo esplicitamente posizione a favore della pena di morte, il pensiero di Nietzsche risulta fortemente avverso a quegli stessi principi filosofici che, in occidente, portarono alla progressiva abolizione della pena capitale e all'idea dei diritti umani. Gli uomini non sono sempre morti per una malattia, né sono sempre condannati da una delusione; ma finché ne sono a contatto, ne sono distrutti. [78] L'associazione tra Nietzsche e l'anarchia dura tuttora, in alcuni ambienti filosofici, ad esempio in Michel Onfray. Ah se fosse pur vero anche oggi! [68], La sua filosofia, infatti, è in bilico tra la negazione totale della cultura e del pensiero occidentale (si veda la sua critica al razionalismo, importantissimo nella filosofia occidentale) e la creazione di un nuovo sistema di valori, incentrati sulla figura dell'Oltreuomo, sull'eterno ritorno e sulla volontà di potenza. "Nietzsche, nei ricordi e nelle testimonianze dei contemporanei", a cura di Claudio Pozzoli, Rizzoli Milano, 1990, pp. Le opere I problemi filologici posti dalle opere di Nietzsche â Oltre alle opere pubblicate durante la sua vita, Nie-tzsche ha lasciato anche una mole di appunti e di scritti inediti, pubblicati dopo la sua morte, tra i ⦠Nel 1881, quando la Francia occupò la Tunisia, aveva intenzione di recarsi a Tunisi per vedere l'Europa da fuori, ma poco dopo ha abbandonato una tale idea, probabilmente per motivi di salute. Uno dei biglietti è indirizzato al re d'Italia Umberto I di Savoia, suo coetaneo (moriranno lo stesso anno) che Nietzsche apostrofa come "mio figlio"[31], forse a causa di una leggera somiglianza fisica.[32]. Sempre nello stesso periodo, Nietzsche scrive delle lettere ad amici e conoscenti che sono solitamente classificate sotto il nome di Biglietti della follia: in essi la sua crisi mentale appare ormai in uno stato avanzato, anche se lo stile non è affatto diverso da quello classico. Dio resta morto! Immediata partenza di Overbeck per Torino. Un gesto fondamentale, fa tornare il sorriso sulle sue labbra, ormai non più sofferenti, del pastore ("mai prima al mondo aveva riso un uomo, come lui rise! Nietzsche, a ogni modo, è influenzato da alcuni concetti di Schopenhauer: ammette l'idea di una forza irrazionale, respingendone la nozione sinistra che ne aveva prospettato Schopenhauer e la rinomina volontà di potenza, annoverandola quale forza benevola, esemplificata essenzialmente dal suo famoso oltreuomo. Gli viene riconosciuta una modesta pensione che costituirà, da quel momento in poi, l'unico suo reddito. Egli solo è in grado di non sostituire ai vecchi idoli quelli nuovi, ma fondare il nuovo mondo, e l'uomo attuale non è altro che "una corda tesa tra la scimmia e l'oltreuomo" stesso, secondo le parole di Nietzsche. Ma nell'atto stesso di compiere questa affermazione si trova di fronte allo scetticismo e all'indifferenza, quando non alla derisione. Voi capite quello che dico, così come, infine, capirete le mie speranze.». Successivamente il filosofo abbandonò il suo secondo nome "Wilhelm". ): Nietzsches Wissenschaftsphilosophie. E' detta anche Sant'Anna Metterza, perché È il caso di ricordare che il Novecento vede l'arrivo alla ribalta di un esistenzialismo molto lontano da quello di Kierkegaard e che per molti aspetti Nietzsche è un anti-Kierkegaard in aperta concorrenza con la sua visione del mondo. Nel pensiero di Nietzsche, nonostante il suo confronto con Hegel sia raramente esplicitato nelle opere, prevale una radicale contestazione dell'hegelismo: i più rilevanti punti di distanza fra i due filosofi tedeschi possono essere individuati nel diverso atteggiamento nei confronti della dialettica, oggetto di una critica aggressiva da parte di Nietzsche, essendo vista da lui come una pretesa del pensiero di ridurre la caoticità della vita e del mondo entro categorie fisse e stabili, e in particolar modo in una visione sistematica della filosofia, che era invece un tratto centrale dell'opera di Hegel. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te», La filosofia di Nietzsche prende le mosse dal suo complesso retroterra culturale, specialmente di filologo classico, ammiratore della tragedia greca e poi entusiasta estimatore della nuova musica post-romantica di Wagner, della quale si fa promotore sul piano estetico e filosofico, scorgendo in essa una spinta per la rinascita dello spirito tedesco. Nella sua prima vera opera di argomento filosofico, La nascita della tragedia (1872), la tragedia greca viene vista come la massima espressione dello slancio vitale o "spirito dionisiaco", istintivo e irrazionale, che si coniuga e nello stesso tempo si contrappone a quello apollineo, che rappresenta l'ordine e la razionalità. Essa rappresenta l'essenza autentica della vita umana. Sue altre mete frequenti e amatissime Venezia e la francese Nizza.[11]. Bensì la vita! Questa, rispetto alla precedente, rigo rizza ancor di più il criterio cronologico. Rimasto profondamente deluso dal Festival di Bayreuth del 1876, dove la banalità degli spettacoli e la bassezza del pubblico lo respinsero intimamente, Nietzsche comincia ad allontanarsi sempre più dal vecchio maestro Wagner, anche se la rottura ufficiale vi sarà solo con la pubblicazione di Umano, troppo umano ("Un libro per spiriti liberi"). Anche dopo la rottura ideologica con Wagner, conserverà sempre grande stima per Cosima, considerandola, tra le sue conoscenze, l'unica persona al suo stesso livello intellettuale. Nietzsche è anche considerato, e non senza buoni motivi, come uno dei precursori dell'esistenzialismo ateo moderno per alcuni elementi etici che lo anticipano, per quanto questo si caratterizzi per aspetti di pessimismo esistenziale che in Nietzsche sono in gran parte assenti. [14] Già nei suoi saggi sul fato degli anni immediatamente precedenti sosteneva che la ricerca storica ha oramai screditato gli insegnamenti centrali della religione. Questa collera contro i deboli è possibile soltanto in un uomo che sia morbosamente coraggioso, ma fondamentalmente malato; un uomo come Riccardo, un uomo come Nietzsche.». [77] "C'erano molte cose che attiravano gli anarchici a Nietzsche: il suo odio per lo Stato, il suo disgusto per la condotta sociale irrazionale del "gregge", il suo anti-cristianesimo, la sua diffidenza nei confronti dell'effetto del mercato e dello Stato sulla produzione culturale, il suo desiderio superomista, ossia il desiderio di un nuovo essere umano che non doveva essere né padrone né schiavo[77] e portatore di nuovi valori. Fondamentale per la formazione del giovane Nietzsche è altresì la lettura, nel 1866-67, de Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer, incontro definito dal filosofo "caso divino". L'umanità occidentale, passata attraverso il cristianesimo, percepisce ora un senso di vuoto, trova che "Dio è morto", cioè che ogni costruzione metafisica vien meno davanti alla scoperta che il mondo è un caos irrazionale. Essa, rivela piuttosto una sorta di titanismo romantico, ma in una nuova Weltanschauung (Visione del mondo) che è post-romantica.[11]. Come molti hanno ipotizzato,[36] la causa del collasso nervoso, come detto anche prima, fu forse l'enorme tensione, insopportabile per la sua mente, dovuta allo sforzo creativo e filosofico svolto negli anni precedenti, come accenna egli stesso in un famoso aforisma: «Wer mit Ungeheuern kämpft, mag zusehn, dass er nicht dabei zum Ungeheuer wird. C'è nell'uomo una sostanziale paura verso la creatività della vita e la volontà di potenza, che produce valori collettivi sotto la cui giurisdizione la vita viene disciplinata, regolata, schematizzata. È l'impulso che esprime la forza vitale propria dell'oltreuomo nella sua totale libertà, l'ebbrezza che trova la sua manifestazione più compiuta nella musica e nella danza. Erano le prime ore del pomeriggio. [11], I grandi valori della cultura occidentale, quali la verità, la scienza, il progresso, la religione, sono così da smascherare nella loro mancanza di fondamento e nella loro natura di mera finzione. Codice articolo 008989 Informazioni sul venditore | Contattare il venditore 4. Per di più, Mazzino Montinari, nel corso della pubblicazione di opere postume di Nietzsche durante gli anni sessanta, scoprì che Elisabeth, "creando" — per così dire — La volontà di potenza mediante l'attività di revisione redazionale di frammenti postumi, ne aveva tagliato degli estratti, cambiato l'ordine, aggiunto titoli di sua invenzione, inserito passaggi di altri autori copiati da Nietzsche come se fossero stati scritti da Nietzsche stesso, e così via. Und wir haben ihn getötet! Fra il 1873 e il 1876 scrive le quattro Considerazioni inattuali[11] le quali rappresentano un orientamento sempre più volto a una forte critica culturale del suo tempo: "David Strauss, il confessore e lo scrittore"; Sull'utilità e il danno della storia per la vita; "Schopenhauer come educatore" e infine "Richard Wagner a Bayreuth". L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!". Darwin sarà d'altronde aspramente criticato da Nietzsche per il suo ottimismo progressista. Si proclama egli stesso il "primo immoralista" della storia; egli non intende tuttavia proporre l'abolizione di ogni valore o l'affermazione di un tipo di uomo in preda al gioco sfrenato degli istinti, ma contrappone ai valori antivitali della morale pessimistica tradizionale una nuova tavola di valori a misura del carattere terreno dell'uomo. [50], Per l'oltreuomo ogni istante è il centro del suo tempo di cui è sempre protagonista. In quanto filologo, ancor prima che filosofo, è sempre il "verbo" il suo primo amore.